Il progetto denominato “Videoinstallazione immersiva dal titolo: La Venere Ericina dal Sogno al Mito ed altri interventi all’interno del Polo Museale A. Cordici” rappresenta l’evoluzione in termini tecnologici del sistema di visita del polo museale ericino sia nella sede principale che nella sezione staccata presente al Quartiere Spagnolo della vetta.
L’obiettivo è quello di offrire al visitatore una esperienza immersiva che nel corso della visita del museo lo riporti alle origini del mito della Venere Ericina, il cui culto prese origine nell’antica città siciliana di Eryx, dove fu fondato il Tempio di Venere Erycina. In questo antichissimo santuario, il culto della divinità femminile della fecondità assunse, con il passare dei secoli e dei popoli, nomi diversi
Il culto fu infine trasformato dai Romani, che riedificarono il tempio, in quello di Venere. Aveva una natura per molti versi oscura che comprendeva l’allevamento delle colombe e la prostituzione sacra, all’interno del tempio. Il culto di Venere Erycina fu così introdotto anche nell’antica Roma. La statua della dea dal tempio di Erice fu portata a Roma nel 211 a.C. dove furono edificati due templi uno al Campidoglio e uno a Porta Collina.
Il progetto si articola in quattro Azioni tre concentrate presso la sede centrale del Polo Museale ed uno presso la sezione staccata del Quartiere Spagnolo.
Una videoinstallazione immersiva che interessi sia le pareti che il pavimento dello spazio dedicato portando il pubblico ad essere parte integrante della storia stessa, vivendola come una esperienza e rapportandosi ad essa in maniera dinamica.
Una visualizzazione tridimensionale della scultura dell’Annunciazione, l’opera forse più prestigiosa della collezione storico-artistica del Polo museale. Realizzata nel 1525 da Antonello Gagini, l’Annunciazione, opera marmorea di grandissimo pregio, occupa un posto centrale nell’ambito della visita.
La realizzazione di una sala conferenze, dove potere organizzare incontri con l’autore, conferenze, corsi di formazione culturale, ecc.
l’allestimento dei tre vani dedicati ai Miti e alle leggende di Erice presso la sezione staccata Etnoantropologica del Polo Museale “A. Cordici” sita al Quartiere Spagnolo. Si tratta di un ampio spazio dove con l’ausilio si alcune installazioni, il visitatore potrà ascoltare le storie e le leggende dell’antica Eryx.
La Venere Ericina, dal Sogno al Mito
Il progetto denominato “Videoinstallazione immersiva dal titolo: La Venere Ericina dal Sogno al Mito ed altri interventi all’interno del Polo Museale A. Cordici” rappresenta l’evoluzione in termini tecnologici del sistema di visita del polo museale ericino sia nella sede principale che nella sezione staccata presente al Quartiere Spagnolo della vetta.
L’obiettivo è quello di offrire al visitatore una esperienza immersiva che nel corso della visita del museo lo riporti alle origini del mito della Venere Ericina, il cui culto prese origine nell’antica città siciliana di Eryx, dove fu fondato il Tempio di Venere Erycina. In questo antichissimo santuario, il culto della divinità femminile della fecondità assunse, con il passare dei secoli e dei popoli, nomi diversi
Il culto fu infine trasformato dai Romani, che riedificarono il tempio, in quello di Venere. Aveva una natura per molti versi oscura che comprendeva l’allevamento delle colombe e la prostituzione sacra, all’interno del tempio. Il culto di Venere Erycina fu così introdotto anche nell’antica Roma. La statua della dea dal tempio di Erice fu portata a Roma nel 211 a.C. dove furono edificati due templi uno al Campidoglio e uno a Porta Collina.
Il progetto si articola in quattro Azioni tre concentrate presso la sede centrale del Polo Museale ed uno presso la sezione staccata del Quartiere Spagnolo.
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