Maggiu Sicilianu è un progetto finalizzato alla riqualificazione di una villa confiscata alla mafia nel Comune di Aci Sant’Antonio per la creazione di una Casa Rifugio per donne vittime di violenza e i loro figli/e. Maggiu Sicilianu, il mese dell’esplosione dei colori, del ritorno alla vita e del sole, il maggio delle rose, il mese della madonna, il mese delle mamme… Il nome, oltre ad evocare il concetto di rinascita e di femminilità, è stato ispirato da un verso della canzone “Duminica matina” del cantautore siciliano Mario Incudine, dedicata a chi trova la forza di denunciare i crimini dellamafia, provando a cambiare le cose e ricominciare. Un nome che accoglie i due aspetti del progetto: la lotta alla violenza di genere e mafiosa.
Attraverso il progetto il Comune di Aci Sant’Antonio, intende dare una prima risposta ad un bisogno, opponendosi a violenza e omertà, sostenendo donne e bambini che si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità e offrendo loro protezione e sicurezza. Ciò è realizzato all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione e restituzione alla collettività dei beni confiscati alla mafia presenti sul territorio, per promuovere legalità, pari opportunità e sicurezza.
Il progetto – che intende essere un modello innovativo di intervento sulle problematiche legate alla violenza di genere – risponde ad una domanda inattesa sul territorio, ed è gestito in un’ottica di rete, a garanzia di un’ottimale Governance pubblico-privata.
La Casa Rifugio è una struttura protetta e ad indirizzo segreto che accoglie donne e bambini che hanno bisogno di essere allontanati dal proprio luogo di residenza e di trovare un rifugio tranquillo e sicuro da dove costruire un nuovo progetto di vita, con il sostegno di un’equipe femminile specializzata nel rispondere all’esigenza di un’utenza tanto vulnerabile. Ben 400 mq di spazi interni e quasi 1800 mq di spazi esterni costituiranno un luogo unico di contrasto alla violenza, quella mafiosa e quella di genere: accoglienza, protezione, legalità, empowerment, supporto dei minori, coinvolgimento del tessuto sociale locale, elaborazione dati e statistiche sul fenomeno, definizione di nuovi modelli di giustizia, libertà e futuro. Per le donne coinvolte, per i loro figli, per l’intera collettività. La natura dell’immobile si presta alla realizzazione di una Casa Rifugio unica nel suo genere, in cui sarà possibile offrire, accanto ai servizi di base previsti dalla normativa di riferimento, una serie di servizi migliorativi, per sperimentare un modello innovativo di inclusione sociale rivolto alle donne vittime di violenza e ai loro figli/e.
Il progetto Maggiu Sicilianu è realizzato dal comune di Aci Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione europea tramite il Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014- 2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale, l’intervento di STEP riguarda la redazione e la realizzazione del Piano di Comunicazione con l’obiettivo di dare voce e spazio ai protagonisti ed ai partners coinvolti.
Maggiu Sicilianu, donne, rinascita, legalità
Maggiu Sicilianu è un progetto finalizzato alla riqualificazione di una villa confiscata alla mafia nel Comune di Aci Sant’Antonio per la creazione di una Casa Rifugio per donne vittime di violenza e i loro figli/e. Maggiu Sicilianu, il mese dell’esplosione dei colori, del ritorno alla vita e del sole, il maggio delle rose, il mese della madonna, il mese delle mamme… Il nome, oltre ad evocare il concetto di rinascita e di femminilità, è stato ispirato da un verso della canzone “Duminica matina” del cantautore siciliano Mario Incudine, dedicata a chi trova la forza di denunciare i crimini della mafia, provando a cambiare le cose e ricominciare. Un nome che accoglie i due aspetti del progetto: la lotta alla violenza di genere e mafiosa.
Attraverso il progetto il Comune di Aci Sant’Antonio, intende dare una prima risposta ad un bisogno, opponendosi a violenza e omertà, sostenendo donne e bambini che si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità e offrendo loro protezione e sicurezza. Ciò è realizzato all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione e restituzione alla collettività dei beni confiscati alla mafia presenti sul territorio, per promuovere legalità, pari opportunità e sicurezza.
Il progetto – che intende essere un modello innovativo di intervento sulle problematiche legate alla violenza di genere – risponde ad una domanda inattesa sul territorio, ed è gestito in un’ottica di rete, a garanzia di un’ottimale Governance pubblico-privata.
La Casa Rifugio è una struttura protetta e ad indirizzo segreto che accoglie donne e bambini che hanno bisogno di essere allontanati dal proprio luogo di residenza e di trovare un rifugio tranquillo e sicuro da dove costruire un nuovo progetto di vita, con il sostegno di un’equipe femminile specializzata nel rispondere all’esigenza di un’utenza tanto vulnerabile. Ben 400 mq di spazi interni e quasi 1800 mq di spazi esterni costituiranno un luogo unico di contrasto alla violenza, quella mafiosa e quella di genere: accoglienza, protezione, legalità, empowerment, supporto dei minori, coinvolgimento del tessuto sociale locale, elaborazione dati e statistiche sul fenomeno, definizione di nuovi modelli di giustizia, libertà e futuro. Per le donne coinvolte, per i loro figli, per l’intera collettività. La natura dell’immobile si presta alla realizzazione di una Casa Rifugio unica nel suo genere, in cui sarà possibile offrire, accanto ai servizi di base previsti dalla normativa di riferimento, una serie di servizi migliorativi, per sperimentare un modello innovativo di inclusione sociale rivolto alle donne vittime di violenza e ai loro figli/e.
Il progetto Maggiu Sicilianu è realizzato dal comune di Aci Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione europea tramite il Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014- 2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale, l’intervento di STEP riguarda la redazione e la realizzazione del Piano di Comunicazione con l’obiettivo di dare voce e spazio ai protagonisti ed ai partners coinvolti.
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